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I diritti del lettore (Pennac)

Tempo di lettura stimato: 4 minuti

I diritti del lettore? Esattamente. Quante volte ci sentiamo dire “Ma quanto leggi?” “Ma perché non esci?” “Perché non guardi la tv come fanno tutti?” e altre diavolerie simili? Ricordatevi sempre di questi 10 diritti che Pennac ha riconosciuto nel suo libro Come un romanzo.

i diritti del lettore

I diritti del lettore

Come un romanzo

Editore : Feltrinelli
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 144 pagine
ISBN-10 : 8807883155
ISBN-13 : 978-8807883156

1. Il diritto di non leggere

Guardare la tv, giocare al nostro videogioco preferito, uscire a fare una passeggiata, stare in compagnia. Sono tutte azioni che non prevedono la presenza dei nostri amici di carta. È un nostro diritto decidere cosa preferire in un determinato momento. E non sentiamoci giudicati se per una volta preferiamo guardare un film piuttosto che leggere!

2. Il diritto di saltare le pagine

Quante volte ci siamo trovati davanti a scene descritte così noiosamente da indurci a desiderare di andare avanti, balzando a piè pari tutta quella parte soporifera? A volte ci sforziamo, dobbiamo continuare perché non si sa mai, mi perdo qualcosa di importante. Ma se avete voglia di saltare una, due o dieci pagine, fatelo!

3. Il diritto di non finire il libro

Credo sia strettamente correlato al diritto al punto 2. Se un libro ci annoia, non ci coinvolge o semplicemente non ci trasmette nulla, mettiamolo da parte. Non saremo lettori migliori se ci forzeremo per portare a termine una lettura che non è nelle nostre corde. Magari non è solo il libro giusto al momento giusto.

4. Il diritto di rileggere

Chi non ha letto almeno due volte il proprio libro preferito? Non vedo perché possiamo rivedere un milione di volte i nostri film del cuore senza essere giudicati, ma guai a rileggere un libro. Arriva subito il simpaticone di turno a dirti “ma quante volte lo hai letto? Ma non ti annoi?”. Eh, ditemi se non è la verità. Ma rileggere un libro ci fa entrare in empatia con i personaggi, ci permette di conoscerli a fondo e di conoscere ancora meglio l’autore che li ha definiti. Quindi: sì alla rilettura!

5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa

Eh, sì. Ci sono tanti tipi di lettori al mondo. Chi legge solo thriller, chi legge solo romance, chi preferisce le avventure e chi i mondi fantastici. Senza tralasciare i classici, i gotici e tutte le mille sfumature di ogni genere. Abbiamo diritto a leggerli tutti, ad avere i nostri periodi di preferenza verso un genere piuttosto che verso un altro. Un giorno amiamo i saggi e quello dopo i romance? Cosa c’è di male? È un nostro diritto!

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… e ancora…

6. Il diritto al bovarismo

Credo sia il diritto più bello di tutti. Lasciarsi emozionare da un libro, farsi coinvolgere dalla storia che racconta. In questo diritto, rientra anche il diritto al pianto. Perciò, amici emotivi, non frenate le vostre emozioni, che nessuno ha il diritto di giudicarvi!

7. Il diritto di leggere ovunque

Tante volte sulla mia pagina Instagram ho chiesto ai miei follower quali fossero i posti del cuore per leggere. Anche se la maggior parte dei lettori preferisce leggere sul letto o sul divano, non sono mancati quelli che amano divorare libri in campagna, in mezzo alla natura, in riva al mare/lago/fiume e mille altri luoghi. Perciò, se anche voi vi ritrovate spesso a leggere letteralmente ovunque, sappiate che è un vostro diritto. E se siete in metro e leggete invece di stare al cellulare, ignorate gli sguardi dei curiosi. Giudicare non è un loro diritto.

8. Il diritto di spizzicare

Immagino questo diritto come strettamente connesso al diritto 1. Capitano quei momenti in cui ci viene un’improvvisa voglia di leggere e, dopo poche righe, ci rendiamo conto che invece preferiamo fare altro. Se succede anche a voi, state tranquilli, non avete nessun problema, nessun blocco del lettore. Semplicemente state spiluccando il vostro libro, esattamente come fareste se avete un po’ di fame ma è troppo tardi per fare merenda. Spizzicare è un vostro diritto!

9. Il diritto di leggere ad alta voce

tra i diritti del lettore c’è anche quello di leggere ad alta voce. Vogliamo parlare dell’atmosfera che si crea quando si legge ad alta voce? Un’azione che sta tornando in auge grazie anche agli audiolibri, sempre più popolari. Ma leggere a voce alta, soprattutto quando qualcuno ci ascolta, ha un che di magico.

10. Il diritto di tacere

L’ultimo diritto è quello più difficile da interpretare. Perciò vi lascio con una citazione di Pennac: “L’uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire. Non gli offre alcuna spiegazione definitiva sul suo destino ma intreccia una fitta rete di connivenze tra la vita e lui

I 10 diritti di Pennac

Di quanti diritti del lettore vi avvalete ogni giorno? Io, personalmente, di quasi tutti. Ad esempio, non salto mai le pagine. A dire il vero non salto nemmeno una riga. Ma mi rincuora sapere che, se un domani dovesse capitarmi, non mi dovrei sentire in colpa per nulla. E di rado leggo a voce alta. Solo qualche piccolo passaggio, che magari voglio condividere con la persona che ho accanto. Di tutti gli altri, invece, vivo ogni giorno.

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