Il porto delle anime, di Lars Kepler
Recensione: Il porto delle anime è un romanzo scritto da Lars Kepler pubblicato in Italia da Longanesi Editore nel 2015.

La trama
Il porto delle anime è un thriller che vede come protagonista Jasmin. Jasmin è una donna, una mamma e un soldato svedese di stanza in Kosovo. Durante la guerra rimane ferita gravemente e, mentre lotta tra la vita e la morte, la sua anima si ritrova in un’affollata città portuale cinese. Lei è forte e riesce a far ritorno alla vita reale, tenendosi ben stretta la medaglietta che le viene data durante lo smistamento alla città portuale, un vero lasciapassare per il ritorno.
Due anni dopo questa esperienza, Jasmin fa ritorno nella città insieme a suo figlio Dante in seguito a un incidente. Tuttavia, lei riuscirà a tornare alla vita, mentre il bambino resterà intrappolato in quella città. Così la dolce madre farà di tutto per farvi ritorno una terza volta e tenterà il tutto per tutto per salvare suo figlio, in un terribile gioco di morte che rischia di vederla sconfitta.
Analisi de Il porto delle anime
Il porto delle anime è un romanzo sorprendente, soprattutto per gli accaniti lettori della coppia scrittrice celebre col nome di Lars Kepler. È un libro decisamente fuori dagli schemi, si va oltre il solito thriller de “L’ipnotista” aggiungendo antiche leggende orientali realmente esistenti e un pizzico di paranormale. Balza così all’occhio, il grande studio che si è svolto dietro le quinte de “Il porto delle anime”. Uscire fuori dalla propria comfort zone, fondando un intero romanzo su di un’antichissima leggenda cinese, è stato un vero rischio. Il pubblico dei lettori, infatti, ha opinioni molto contrastanti a riguardo.
C’è chi sostiene che sia un libro davvero bello e avvincente, chi invece pensa che gli autori abbiano fatto un grosso errore. Pertanto è facile imbattersi in giudizi negativi sul web, ma ciò che consiglio in questi casi è semplicemente di non affidarsi al numero di stelline riportate nei vari siti e di leggere prima di lasciarsi trasportare dalle critiche più o meno positive.
Opinioni personali
Io ho trovato che Il porto delle anime sia davvero ben scritto e abbia una trama veramente solida, ricca di dettagli e riferimenti ad antiche leggende orientali. Ho trovato molto interessante il fatto che gli autori abbiano deciso di far ruotare tutto il romanzo intorno alle medagliette che vengono date nella città portuale a chi ha ancora la possibilità di tornare in vita. Naturalmente non posso dirvi di più in proposito, altrimenti incorrerei in spoiler, cosa che vorrei davvero evitare.
Personalmente mi è piaciuto parecchio, forse perché non ho fatto in tempo ad affezionarmi a Joona Linna, il personaggio protagonista della saga principale dei Kepler. La saga in questione consta di ben sette libri su otto totali pubblicati dalla coppia. Infatti, il primo e unico romanzo su Joona Linna che abbia mai letto finora è stato L’uomo della sabbia – che tra l’altro non è nemmeno il primo della saga – di cui vi parlerò prossimamente.
Consiglieresti Il porto delle anime?
Assolutamente! Non solo è scritto bene, ma è anche un romanzo molto avvincente. Sembra quasi di vivere le avventure di Jasmin e di Dante, è impossibile non provare le loro stesse emozioni durante la lettura di questo libro. Sono 360 pagine di suspence e timore per l’incolumità della donna e del suo bambino, viene voglia di sperare che se deve esistere un limbo, che almeno non sia come quello della città portuale!
In definitiva, a me è piaciuto moltissimo, mi ha intrigato un sacco e mi ha tenuta sulle spine proprio fino alla fine, per cui è un libro che consiglio a tutti, ma in particolar modo agli amanti del thriller. Non aspettatevi però il solito caso di morti uccisi da killer in fuga, e nemmeno il coinvolgimento della polizia. Questo è un thriller diverso, sicuramente una vera novità e rielaborazione del genere.
Spero tanto di avervi incuriosito, vi lascio il link di Amazon:
Se invece lo avete letto, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti qui sotto!

