Il suggeritore, di Donato Carrisi
Recensione: Il suggeritore è il romanzo d’esordio di Donato Carrisi, pubblicato nel 2009 ed edito Longanesi e appartenente al genere thriller.
La trama
Qualcosa di sconvolgente è successo: qualcosa che richiede l’abilità degli agenti della Squadra Speciale del criminologo Goran Gavila. È un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. L’arrivo di Mila Vasquez, un’investigatrice dell’Ufficio Persone Scomparse, segnerà la fine degli inganni, che sembreranno sgretolarsi uno dopo l’altro. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo…
Analisi de Il suggeritore
È un thriller psicologico che sottopone il lettore a continui sussulti. Sin dalle prime pagine si viene proiettati nel vivo della storia. La narrazione si apre infatti con una misteriosa lettera e un cimitero di braccia, disposte in cerchio. Ciò che viene immediatamente in mente è la sorte di quelle povere bambine. Sì, perché le braccia appartengono a delle bambine, la cui vita è stata spezzata in una maniera così crudele e spietata. Chissà che fine hanno fatto i corpi? Chissà chi è questo terribile assassino senza scrupoli?
È qui che inizia una delle indagini più intense che un lettore possa leggere. Si notano alcune note acerbe nello stile di Carrisi, ancora un po’ immaturo in qualità di scrittore, ma già un grande criminologo. Pertanto, se lo stile può essere definito ancora un “work in progress”, lo stesso non si può dire della trama. Le indagini prendono pieghe impreviste, e il personaggio di Mila, così oscuro ed enigmatico, confonde spesso il lettore.
Le mie opinioni su Il suggeritore
Mi sono imbattuta ne Il suggeritore quasi per caso. Sono entrata in libreria alla ricerca di un libro che potesse rapirmi. Avevo bisogno di una lettura che mi tenesse incollata alle pagine dall’inizio alla fine, senza pause. E per fortuna comprai questo volumetto di 462 pagine! Ricordo che lo divorai in circa dodici ore, pause solo per mangiare, per evitare di sporcare il libro! Ero preoccupata per la sorte di quelle bambine, preoccupata che Mila potesse rimanere annientata dal suo buio, curiosa di scoprire chi diamine era l’assassino di quelle povere anime innocenti.
Consiglieresti Il suggeritore?
Io l’ho amato dall’inizio alla fine. E lo consiglierei a chiunque. Lo consiglio persino a chi non ama il genere, perché sono convinta che Il suggeritore può conquistare davvero tutti! La lettura è scorrevole ed è davvero impossibile scollare il naso dalle pagine. E quando il libro finisce, si resta con tante domande, un po interdetti, sensazioni che solo un thriller psicologico di qualità elevata può offrire.
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