Classici,  Libri

Il nome della rosa, di Umberto Eco

Tempo di lettura stimato: 3 minuti

Recensione: Il nome della rosa è un romanzo storico-giallo scritto da Umberto Eco nel 1980 ed edito Bompiani. È ambientato nel novembre del 1327 nell’alta Italia.

il nome della rosa, l'autore umberto eco

La trama

Il novizio Adso da Melk accompagna in un’abbazia dell’alta Italia frate Guglielmo da Baskerville, incaricato di una missione diplomatica. Ex inquisitore, amico di Guglielmo di Occam e di Marsilio da Padova, frate Guglielmo si trova a dover fare luce su una serie di misteriosi delitti (sette in sette giorni) che insanguinano una biblioteca labirintica e inaccessibile. Per risolvere il caso, Guglielmo dovrà decifrare indizi di ogni genere.

Analisi di Il nome della rosa

Note sull’autore

Sapevate che in realtà il titolo originario del manoscritto doveva essere L’abbazia dei delitti? Alla fine, Eco, decise di optare per Il nome della rosa, per un motivo tanto semplice quando particolare. Sappiamo tutti che Eco era un grande semiologo e amava snocciolare la lingua nelle sue più piccole particelle. Sebbene la materia sia composta da diversi filoni di pensiero, tutti o quasi gli studiosi dell’argomento concordano su una cosa: la lingua è una convenzione sociale. Un nome altro non è che una convenzione che una determinata società conferisce a un oggetto o a una persona. Per questo motivo, Eco decise di dare al suo romanzo il titolo Il nome della rosa. Perché tanto, di qualsiasi cosa, rimane nella nostra mente solo un nome, un segno, un ricordo.

Le fonti dell’autore per la stesura del romanzo, sono le più disparate, a conferma della grande cultura poliedrica di Eco. I richiami ad altri celebri autori come Conan Doyle, Dante e Manzoni sono chiari, mentre per l’ambientazione della storia decise di prendere ispirazione dall’Abbazia di San Colombano (di epoca longobarda, a Bobbio) e dall’Abbazia di San Gallo (in Svizzera).

Sul romanzo

Per quel che riguarda il romanzo, è difficile associarvi un genere: si tratta di un giallo, ma anche di un romanzo storico, ricco di riferimenti linguistici e semiologici. Per convenzione, è però catalogato sotto il genere dei gialli. Inoltre, sebbene il libro sia stato acclamato dalla critica e dal grande pubblico dei lettori, Eco considerava la sua opera sopravvalutata. Odiava Il nome della rosa con tutto se stesso, preferendo di gran lunga gli altri romanzi.

Il nome della rosa vinse diversi premi, tra cui il Premio strega 1981, il più alto riconoscimento letterario in Italia.

Le mie opinioni su Il nome della rosa

Ormai sono passati anni dal mio primo approccio con questo meraviglioso romanzo. Ricordo che lo lessi per puro piacere, senza obblighi scolastici. Fu difficile all’inizio, poiché non ero abituata a un lessico così ricercato, ma dentro di me sapevo che se Il nome della rosa era stato acclamato dalla critica, c’era un motivo preciso. Ed ero decisa a trovarlo. Così mi dedicai, con non poche difficoltà alla lettura di questo libro. Devo dire che, superata la parte iniziale, decisamente ostica sia per lo stile che per il lessico, il romanzo scorre velocemente. Una trama impeccabile e priva di lacune fa sì che il lettore rimanga incollato alle pagine per ore e ore consecutive. Le vicende dei preti avvelenati da non si sa chi e non si sa come, sono così intriganti che è impossibile staccare il naso dal libro finché non si scopre cosa sia successo.

E la caratterizzazione dei personaggi è davvero encomiabile. Sembrano reali. Adso e Guglielmo da Baskerville sono persone a tutti gli effetti.

Consiglieresti Il nome della rosa?

In realtà l’ho consigliato per anni a chiunque. Soprattutto ai compagni di università, troppo spaventati dall’importanza di Eco, dalla paura di non riuscire ad apprezzarlo appieno. È vero, soprattutto all’inizio è un romanzo difficile, in particolar modo per il lessico e l’ambientazione medievale. Si sa, il Medioevo è una delle epoche più lunghe, buie e complesse che si possano mai studiare. Ma superato questo primo scoglio, resta un romanzo giallo avvincente, ben scritto e strutturato in maniera impeccabile. D’altronde, Eco è sempre stato, e sempre sarà, una garanzia!

Nel 1986 ne è stato tratto un film, che vede il grande Sean Connery nei panni di Guglielmo da Baskerville. Vi lascio il trailer qui sotto nel caso in cui non abbiate ancora visto questa meravigliosa pellicola.

Se invece vi ho incuriosito e volete acquistare il romanzo, qui potete trovarlo su Amazon:

https://amzn.to/3iLtA9F

Se vuoi conoscere un altro bellissimo libro in cui mistero e suspense si fondono insieme —>>>CLICCA QUI<<<—

Lascia una risposta