Commedia,  Film

Qualcosa è cambiato, di James L. Brooks

Tempo di lettura stimato: 3 minuti

Qualcosa è cambiato è una commedia sentimentale del 1997, ambientata a New York e diretta da James L. Brooks con protagonisti Jack Nicholson, Helen Hunt, Greg Kinnear e Cuba Gooding Jr.

Qualcosa è cambiato con Jack Nicholson e Helen Hunt
Mervel e Verdell

Qualcosa è cambiato: la Trama

Siamo a New York, Melvin Udall (Jack Nicholson) è un affermato scrittore di romanzi rosa. Affetto da disturbi ossessivi compulsivi Melvin vive isolato e si diverte a ridicolizzare e umiliare il vicino di casa Simon (Greg Kinnear) e il suo cagnolino Verdell. Tutti i giorni Melvin fa colazione nello stesso ristorante. Carol (Helen Hunt) unica cameriera in grado di sopportarlo e di assecondarlo è madre di un bambino stupendo affetto da asma cronica.

Simon artista omosessuale, allontanato dalla famiglia, vive dipingendo ritratti. E’ proprio un giovane modello di strada che fa entrare in casa di Simon degli amici che lo derubano e lo menano selvaggiamente rovinandogli il viso. Distrutto dall’accaduto il compagno Frank (Cuba Gooding Jr.) stanco delle umiliazioni di Melvin decide di affidargli Verdell.

Nel frattempo Carol è sempre più distante dal lavoro e vicina al figlio che non riesce a ricevere le cure adeguate. Melvin già traumatizzato dalla presenza del cagnolino nella sua vita non sopporta questo ulteriore cambiamento e trova un medico che aiuti Carol. E’ questo l’inizio di una storia di redenzione e cambiamento che porta le vite dei tre protagonisti a intrecciarsi ed evolvere in qualcosa di diverso, qualcosa sarà veramente cambiato?

Qualcosa è cambiato
I tre protagonisti di Qualcosa è cambiato

Analisi del film

E’ una commedia americana tipica degli anni 90 influenzata dal buonismo delle commedie anni 80 ma lontana dall’ironia e dalle maliziose allusioni sessuali delle commedie degli anni 2000. Questa pellicola ha trovato in Jack Nicholson e Helen Hunt due sontuosi interpreti. Non a caso i due hanno vinto gli Oscar come miglior attore e migliore attrice proprio nell’anno in cui Titanic collezionò ben 11 statuette.

Qualcosa è cambiato è un film sentimentale ma nella sua semplicità di racconto affronta tematiche di alto spessore. La misantropia di Melvin che odia ebrei, uomini di colore e gay. La resilienza di Carol nell’affrontare l’inadeguatezza del sistema sanitario americano e di crescere il figlio da sola. L’omosessualità e il rifiuto della famiglia di Simon. Tutti questi temi si intrecciano in un racconto che scorre leggero tra battute pungenti, dialoghi di alto profilo letterario e romantiche dichiarazioni di amore.

Quello che sorprende veramente è il cambiamento dei tre protagonisti. Un cambiamento lento ma potente. Mervel, per primo, soffre per il suo “amore” verso il cagnolino. Il rapporto tra i 3 rimane sempre conflittuale ma ognuno di loro dipende dai gesti dell’altro in modo imprescindibile. L’amore in tutte le sue forme genera atti di assoluta umanità e spinge i protagonisti a compiere quasi l’impossibile regalandoci un film magnifico, fresco e vitale.

Qualcosa è cambiato: le mie opinioni

Inutile dirvi che anche a distanza di oltre vent’anni dalla sua uscita consiglio questo film spassionatamente. Non solo perché Brooks tratta tematiche che, ahimè, sono ancora attuali ma anche perché le affronta in modo intelligente e imprevedibile. Inoltre, i due protagonisti meritano da soli la visione. Jack Nicholson è nel film l’antieroe per eccellenza: scontroso, antipatico, volgare e razzista ma assolutamente impossibile da detestare. Il personaggio di Mervel tra sguardi, gesti e toni di voce racconta anni di sceneggiatura e giustifica, se mai ce ne fosse bisogno, i 3 Oscar vinti in carriera da Nicholson. A fargli da perfetto contraltare è Helen Hunt, capace di contrastare Melvin, resistere alle avversità della vita e nello stesso tempo essere dolce e romantica.
Lo splendido personaggio di Greg Kinnear, Simon, smussa i difetti di entrambi e li unisce con grandissima naturalezza.

Come di rado accade per questo genere di film ci si immedesima, ci si lascia contagiare e proprio come dice Mervel fa venire voglia di essere uomini migliori.

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