Romy Schneider – Un amore a Parigi
Recensione: Romy Schneider – Un amore a Parigi è un romanzo di Michelle Marly edito Giunti Editore. Al centro della narrazione, la storia d’amore che la celebre attrice Romy Schneider visse con Alain Delon, ma anche e soprattutto la sua costante e continua ricerca di se stessa.
La trama di Romy Schneider – Un amore a Parigi
Autore: Michelle Marly
Traduttore: Terzo Daniela, Sara Congregati, Roberta Zuppet
Editore: Giunti Editore
Collana: A
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 20 ottobre 2021
Pagine: 456 p., Brossura
EAN: 9788809958296
1958. Raggiante e inarrivabile come un’imperatrice, Romy Schneider scende dalla scaletta dell’aereo che è appena atterrato a Parigi, accolta da una folla di fotografi. A neanche vent’anni è già una star di fama mondiale e per tutti incarna la grazia e l’innocenza della principessa Sissi, il personaggio che l’ha resa celebre, ma che sta diventando una gabbia che le impedisce di crescere come attrice. Giunta in Francia per conoscere il coprotagonista del suo nuovo film, si indigna scoprendo che si tratta di un giovane e arrogante sconosciuto: Alain Delon. Non immagina certo che l’istintiva antipatia che prova per quel ragazzo ribelle e un po’ spaccone, dai capelli nerissimi e lo sguardo di un blu profondo, di lì a poco si trasformerà in un amore folle e tormentato.
Svincolatasi dalla tirannia della madre e del patrigno, che vogliono convincerla a impersonare Sissi per la quarta volta, Romy decide di trasferirsi nella capitale francese, dove assapora finalmente la libertà e la passione. Ma la sua carriera rimane in stallo finché, durante una vacanza con Alain in Italia, Romy incontra il grande regista Luchino Visconti che le propone una sfida eccitante: un ruolo a teatro. Sarà proprio lui a suggerire a Romy un cambio di look e a farle conoscere la carismatica Coco Chanel, che trasformerà l’attrice in una vera icona di stile e, nonostante i modi dispotici e irriverenti, diverrà per lei un’intima amica e confidente. Intanto, però, i rapporti con Alain si fanno sempre più burrascosi…
Recensione di Romy Schneider – Un amore a Parigi
Innanzitutto vorrei ringraziare Giunti Editore per avermi regalato una copia di questo piccolo capolavoro.
Anche se a primo impatto può sembrare la classica e monotona storia d’amore, fatta di tira e molla, tradimenti e tanto eros, vi avverto già che siamo lontani anni luce da questo genere di romance commerciale. La storia di Romy Schneider, infatti, è una storia vera. È la storia di una ragazzina che già all’età di quattordici anni si ritrova catapultata nel mondo dello spettacolo. Figlia e nipote d’arte, la sua strada era già segnata da tempo. A diciannove anni, dopo aver interpretato Sissi per ben tre volte, è già stanca. Stanca di essere famosa esclusivamente a causa di Sissi, quell’imperatrice ingombrante che divenne la sua croce. Eppure interpretò anche altri personaggi. Ma nulla, il nome Romy Schneider era (ed è ancora oggi) associato al nome dell’imperatrice d’Austria, regina d’Ungheria, di Boemia e di Croazia.
Il romanzo ha inizio con l’incontro a Parigi di Romy e Alain Delon, un uomo dalla bellezza sovrannaturale, ma terribilmente antipatico. Ha inizio così la storia d’amore più intensa della storia del cinema. Con un incontro all’aeroporto di Parigi, un enorme mazzo di rose rosse e una chimica inesistente tra i due protagonisti.
Magda Schneider
In questo contesto, è impossibile non notare la figura di Mammi – la mamma di Romy. Che io ricordi, non credo di aver mai conosciuto, né nella vita reale, né nella vita da lettrice, una persona più ingombrante e invadente di Magda Schneider. A parer mio un’assoluta villain, mascherata da personaggio secondario a supporto del principale. Magda è una maniaca del controllo. Ha il controllo totale della vita di sua figlia. “Comportati bene” “Fa’ ciò che la gente si aspetta tu faccia” “Sorridi sempre”. Insomma, tutte frasi che nel 2021 sono difficili da digerire. Ma ricordiamoci anche che il contesto storico di Romy è quello a cavallo tra gli anni ’50 e ’60.
Romy Schneider – Una timida eroina
Amo definirla così. Una timida eroina. Perché non è facile essere Sissi a soli quattordici anni. Non è facile essere Sissi per tutta la vita (e anche dopo). E non è facile essere sempre all’altezza delle aspettative. Avere il costante dovere di accontentare il pubblico, anche quando smetti i panni del personaggio che interpreti e giri per la città nei tuoi vestiti. Non avere una vita privata. Tutto ciò è difficile per chiunque, a qualsiasi età. Ma lo è ancora di più per un’adolescente, che è diventata attrice solo per pura passione e non per soldi o fama.
In questo romanzo, Romy inizia a cercare se stessa. Inizia davvero a provare a vivere una vita normale, sfuggendo al controllo della madre ogni volta che ne ha la possibilità, scappando da Sissi e tutto ciò che la ricorda.
Concludo questa recensione con una grande richiesta. Ricordiamo Romy Schneider per Ragazze in uniforme, Un amore a Parigi e Fiori di lillà. Dopo aver letto Romy Schneider – Un amore a Parigi, sono più che sicura che sarebbe felice se lo facessimo.
Consiglieresti Romy Schneider – Un amore a Parigi?
È un romanzo a cui ho dato ben cinque stelle su cinque. Una coccola per l’anima, una sveglia per l’autostima, un input per il coraggio. Perciò sì, lo consiglierei proprio a chiunque. Agli adulti, agli adolescenti, alle donne e agli uomini. Lo consiglio a chiunque abbia voglia di leggere un romanzo ispirato alla vita di una grande attrice, ma soprattutto una grande donna.
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