Il coraggio di sognare – La dottoressa

Recensione: Il coraggio di sognare è un romanzo a sfondo storico appartenente alla trilogia familiare “La dottoressa”. Scritto da Helene Sommerfeld, pseudonimo di una coppia sposata tedesca, è edito in Italia da Giunti Editore.

La trama di Il coraggio di sognare – La dottoressa

Il coraggio di sognare. La dottoressa

Editore ‏ : ‎ Giunti Editore (30 giugno 2021)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 528 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8809883705
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8809883703

Brandeburgo, 1876. Cresciuta nel castello di Freystetten come figlia del giardiniere, la giovane Ricarda sembra destinata a un futuro già scritto. Tutto però prende una svolta inaspettata quando, dopo aver salvato la vita alla figlia del conte, in segno di ringraziamento viene mandata a vivere a Berlino con la contessina Henriette. Nella sua sfarzosa residenza a Unter den Linden, entrano ed escono le signore dell’alta società, abituate a un’esistenza di agi, ricchezze e privilegi. Ma la contessa non è un’aristocratica come tutte le altre. Dopo aver studiato medicina a New York, ha fondato il cosiddetto “Circolo bianco”, un gruppo di donne indipendenti e istruite che lottano per l’autonomia femminile e la possibilità di accedere a mestieri riservati agli uomini.

Al fianco di Henriette, Ricarda si ritroverà faccia a faccia con i lati più oscuri della città: bambini poveri in condizioni igieniche spaventose, donne malate che non possono permettersi cure adeguate, aborti clandestini… In lei si fa strada il desiderio di aiutare le persone bisognose e benché alle donne non sia consentito studiare medicina in Germania, Ricarda decide di lottare strenuamente per il suo sogno. Non sa che la volitiva contessa ha già dei piani precisi per la sua protetta. Ma a complicare la situazione ci penserà l’amore per un brillante studente di medicina, con cui condivide progetti e speranze, e un evento drammatico che sconvolgerà la sua vita… L’ ambizione, la passione, la lotta per l’indipendenza di una giovane donna in un’epoca ostile.

Recensione

Il primo capitolo della saga familiare La dottoressa narra la storia di Ricarda, una giovane e curiosa ragazzina, figlia di umili origini: il padre è giardiniere, la madre è cuoca. Entrambi lavorano alla tenuta Freystetten, nella Brandeburgo del 1876.
Il romanzo si apre con una tragedia: la sorella di Ricarda, Tonja, e la signorina Florentine, la figlia del conte, rimangono coinvolte in un incidente sul lago della tenuta. Incidente in cui Tonja perde la vita e Flora viene salvata per il rotto della cuffia dalla stessa Ricarda.

Rica non lo sa. Ma è in quel momento che la sua vita inizia a cambiare drasticamente.
Nel suo cuore desidera diventare una dottoressa, come la contessina Henriette. Ma la sua mente sa che per lei sarà impossibile. Non c’è spazio per le donne nella loro società. E ancor meno c’è spazio per una ragazzina dalle origini così modeste.

Il romanzo è scritto in modo fluido, scorre sotto gli occhi che è un piacere. La dolcezza di Ricarda è in netto contrasto con un mondo a lei del tutto estraneo: la città, Berlino.

Contrasto Berlino/Freystetten

Ricarda nasce e cresce in una tenuta, rassegnata al suo futuro da domestica, senza mai pensare a un destino differente. Probabilmente diventerà cuoca, come sua madre. Ha sempre servito educatamente i suoi padroni, mai una parola fuori luogo. Ma è anche una ragazzina molto curiosa e, facendosi bastare ciò che ha intorno, va alla ricerca costante del perché? di ogni cosa. I boschi, il lago, le grandi campagne di Freystetten… Per Ricarda è tutto così scontato e naturale che non ha mai pensato a un mondo totalmente differente ad appena pochi chilometri da lì.

Eppure, una volta arrivata a Berlino, si trova davanti a un universo completamente inaspettato. Deve familiarizzare con la frenesia cittadina, sempre in perenne movimento. Gente che corre qui e lì senza un motivo apparente. Tutti vanno di fretta, incuranti dei canali fognari a cielo aperto che emanano odori putrescenti da ogni angolo. Ci sono persino dei ponti che li attraversano.
Pure la scuola è del tutto diversa da quella che era abituata a frequentare. A Fresystetten era l’insegnante a venire a lezione, e si imparava meno della metà delle cose che si imparano in città.

A Berlino Ricarda è costretta a confrontarsi con il mondo aristocratico e dei più abbienti in generale. Proprio lei, che era cresciuta da domestica e che non aveva conosciuto altro. E con non poche difficoltà, imparerà a tessere una rete di amicizie che mai aveva immaginato di poter avere.

È un libro che dà veramente il coraggio di sognare, soprattutto a noi adulti, che ormai abbiamo lasciato i nostri sogni chiusi a chiave nei cassetti delle nostre vite.

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