La luna e i falò, di Cesare Pavese
Recensione: La luna e i falò è un romanzo di Cesare Pavese, pubblicato per la prima volta nel 1950. Rientra tra i romanzi della Resistenza ed è edito Einaudi.
Sinossi
Il protagonista, Anguilla, torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell’amico Nuto, ripercorre i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza in un viaggio nel tempo, alla ricerca di antiche e sofferte radici. La luna e i falò rievoca i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di Liberazione, e li lega a problematiche private (l’amicizia, la sensualità, la morte), in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell’individuo rispetto al mondo e il suo triste destino di solitudine. Il tutto racchiuso nello splendido quadro delle Langhe, nell’epoca immediatamente successiva alla Liberazione.
Analisi di La luna e i falò
La luna e i falò è probabilmente il romanzo più bello pubblicato da Cesare Pavese. Era il 1950 quando l’autore pubblicò questo titolo meraviglioso. Si tratta di una storia nella storia, di un dialogo tra due giovani (Anguilla e Nuto) molto amici ma molto diversi. Anguilla anni prima era partito per l’America, ha visto il mondo e ha scoperto i mille vantaggi che comporta il viaggio. Ampie vedute, conoscenza di nuove realtà, confronto con un mondo tutto nuovo e molto diverso da ciò che si conosce. Nuto è nato e cresciuto nelle Langhe, non si è mai spinto più in là delle campagne piemontesi. Tra i due nasce un bel dialogo sulle avventure vissute da Anguilla, sui suoi ricordi di bambino e sul presente così nuovo e ancora straziato dalla guerra.
Il titolo
Persino il titolo richiama ineccepibilmente il contenuto del romanzo: la luna simboleggia la ciclicità, cui ogni individuo è sottoposto nel corso della propria vita. I falò, invece, hanno un duplice significato: i falò delle feste contadine, appartenenti al passato, visti con gli occhi di un bambino, che hanno un non so che di magico. E poi ci sono i falò del presente, quelli visti con gli occhi adulti, simbolo delle disillusioni e delle decisioni drastiche (come quella che Anguilla prende decidendo di lasciare il paese).
Le mie opinioni su La luna e i falò
Ho letto questo splendido romanzo solo al secondo anno di università. Era nel programma di letteratura italiana moderna e contemporanea e aveva un percorso monografico dedicato. Non avrei mai pensato che le note nostalgiche e un po’ cupe di Pavese mi avrebbero colpito così nel profondo. È una lettura che consiglierei a chiunque. Un libro che merita di essere letto almeno una volta nella vita. E non solo per il significato storico racchiuso al suo interno, ma proprio per le capacità descrittive dell’autore. Nonostante tratti di tematiche tutt’altro che piacevoli e leggere, la scrittura di Pavese scorre come un fiume in piena. Quando si ha bisogno di una lettura nostalgica, se si vuole imparare qualcosa di più sulla Resistenza, o semplicemente se si vuole leggere un bellissimo classico della letteratura contemporanea, questo è il romanzo perfetto.
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