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Scacco all’isola, di Alessandra Fagioli

Tempo di lettura stimato: 3 minuti

Recensione: Scacco all’isola è un romanzo giallo scritto da Alessandra Fagioli ed edito Robin Edizioni. È stato proposto da Paolo Ferruzzi al Premio Strega 2021, ma sfortunatamente non si è classificato nella dozzina candidata al Premio.

La trama

Alessandra Fagioli – Scacco all’isola

Editore : Robin (20 luglio 2020)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 280 pagine
ISBN-10 : 8872746752
ISBN-13 : 978-8872746752

Nell’arco di tre stagioni si verificano strane morti in un’isola al di sopra di ogni sospetto. Anna Tesei viene incaricata dal vicequestore Mirko Trevis di fare luce sui vari casi e ogni volta questa si consulta con l’amica d’infanzia Emma Lamon, celebre autrice di gialli e superstite di un naufragio, che le dà preziosi consigli per lo sviluppo delle indagini. Inizia così il lungo viaggio di Anna, non solo nei luoghi fascinosi del crimine ma anche in quelli d’origine delle vittime, tra borghi medievali, regge borboniche, teatri barocchi e giardini inglesi, dove si imbatterà in una serie di personaggi strampalati, imprevedibili, eccentrici che la porteranno ogni volta a tornare sull’isola, punto d’origine di tutti i misfatti. Ma quest’ultima è un campo di sfida troppo allettante per non poter riservare sviluppi inaspettati.

Scacco all’isola, proposto da Paolo Ferruzzi al Premio Strega 2021, la motivazione

«Propongo al Premio Strega 2021 il libro Scacco all’isola di Alessandra Fagioli, pubblicato da Robin Editore. Scacco all’isola è un romanzo che intreccia indagini criminali a relazioni interpersonali e immortala un’isola facendola diventare a più riprese un fascinoso teatro del crimine. Diverse modalità di omicidio si alternano alle vicende della commissaria incaricata di svolgere le indagini, costretta a misurarsi non solo con familiari e colleghi delle vittime presso le città d’origine di quest’ultime, ma anche con un marito paraplegico, una figlia tossica, un figlio violento e un’amica superstite di un naufragio. Una molteplicità di scenari e di personaggi dà dunque vita a un intreccio serrato di incognite e tensioni, atmosfere e personalità, in cui si riflette anche sulla natura del genere giallo, fino a una stretta finale dai risvolti spiazzanti. Una narrazione asciutta, severa, incalzante, più generosa con i luoghi che non con le persone.»

Scacco all'isola
Credits: @ilchioscodeilibri (Instagram)

Analisi di Scacco all’isola

Sebbene Ferruzzi abbia decisamente ben delineato i tratti principali di Scacco all’isola, vorrei aggiungere poche ma fondamentali cose che potrebbero fornire ai lettori un quadro più ampio di ciò che il libro è. Come già detto si tratta di un giallo. Ma Scacco all’isola è anche un romanzo che viaggia nell’introspezione, rendendo così il commissario Anna Tesei, non solo una poliziotta in crisi con un caso irrisolvibile, ma anche una donna. Una donna come molte altre, che ha a che fare con due figli adolescenti e un marito traumatizzato. Una famiglia non semplice, quella di Anna. E così, la nostra protagonista, si ritrova a doversi destreggiare tra un’indagine che fa acqua da tutte le parti e una famiglia in cui si sente una perfetta estranea.

Lo stile

Lo stile adottato dall’autrice è, come detto da Ferruzzi, asciutto, severo e incalzante. Impossibile scollare gli occhi dalle pagine. Riga dopo riga, parola dopo parola, Alessandra Fagioli aumenta il ritmo della narrazione, in un climax che avrà il suo culmine solo al termine del romanzo. La natura è la vera padrona di Scacco all’isola. In netto contrasto con la crudezza degli omicidi che sconvolgono l’isola d’Elba, vi è una natura incontaminata, dalla bellezza mozzafiato. È tra spiagge nascoste e coste panoramiche che Anna Tesei dovrà venire a capo dell’enigma che la attanaglia per quasi un anno.

Scacco all’isola: cosa ne penso?

Ho letto questo libro in collaborazione con la casa editrice, che mi ha gentilmente omaggiato della copia. Ero curiosa di leggere una proposta Premio Strega così insolita. E devo dire che, nonostante le aspettative fossero alte, non mi ha delusa per nulla. Il ritmo è davvero incalzante. È un giallo particolare, che permette al lettore di identificarsi con la protagonista e partecipare attivamente alle indagini. E come la protagonista, il lettore si sente frustrato dalla difficoltà del caso, da una famiglia difficile, da un capo che sembra non comprendere la reale complessità dell’indagine. In breve: Scacco all’isola è un giallo bellissimo, che racchiude al suo interno la bellezza della natura, la rabbia omicida, i pensieri più profondi di una persona in difficoltà.

Consiglieresti Scacco all’isola?

Assolutamente sì. È un romanzo che va bene per i fanatici dei gialli e dei thriller, ma anche per chi vuole approcciarsi al genere. Nonostante le tematiche affrontate non è mai pesante e, anzi, offre molti spunti di riflessione. E poi, diciamocela tutta, una proposta al Premio Strega può non essere letta?

Quest’anno, la Robin Edizioni, ha vantato ben due proposte: leggi La piazza, di Angela Vecchione

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