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Io sono l’abisso, di Donato Carrisi

Tempo di lettura stimato: 4 minuti

Recensione: Io sono l’abisso è l’ultimissimo thriller di Donato Carrisi. È uscito il 23 novembre 2020 ed è edito Longanesi.

io sono l'abisso

La trama di Io sono l’abisso

Donato Carrisi – Io sono l’abisso

Editore : Longanesi (23 novembre 2020)
Lingua: : Italiano
Copertina rigida : 384 pagine
ISBN-10 : 8830453501
ISBN-13 : 978-8830453500

Sono le cinque meno dieci esatte. Il lago s’intravede all’orizzonte: è una lunga linea di grafite, nera e argento. L’uomo che pulisce sta per iniziare una giornata scandita dalla raccolta della spazzatura. Non prova ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che è necessario. E sa che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i più profondi segreti. Perché anche lui nasconde un segreto. Vive seguendo abitudini e ritmi consolidati, è invisibile. Quello che non sa è che entro poche ore la sua vita sarà stravolta dall’incontro con la ragazzina col ciuffo viola. Rischierà di contrariare l’uomo che si nasconde dietro la porta verde sin da quando era bambino. Ma c’è un’altra cosa che l’uomo che pulisce non sa: là fuori c’è qualcuno che lo cerca. La cacciatrice di mosche si è data una missione: salvare il maggior numero possibile di donne. Niente può impedirglielo.

Analisi di Io sono l’abisso

È fuor di dubbio che Carrisi è sempre una garanzia. Ormai la sua fama di Maestro del Thriller italiano lo precede ovunque vada. Il suo stile, la sua capacità di creare un velo di mistero che si frappone tra il lettore e la storia narrata nei suoi romanzi. Tutto è essenzialmente perfetto. I dubbi vengono instillati nella mente di chi legge parola dopo parola, virgola dopo virgola. Ma stavolta assumono una connotazione differente.

Il tipo di mistero di cui si parla in Io sono l’abisso, va a coincidere con l’ansia, con l’empatia che il lettore prova nei confronti dei vari personaggi e con il timore che possa succedere loro qualcosa di brutto. Poco thriller e molta inquietudine, poca ricerca del colpevole, molta paura per la sorte dei protagonisti.

I personaggi

Quattro sono le storie che in un modo o nell’altro finiranno per intrecciarsi tra loro: L’uomo che pulisce, di cui avete letto qualche caratteristica sopra, nella trama. È un uomo solitario, che ama essere invisibile e vuole conservare la sua invisibilità ad ogni costo. Il bambino che vive di stenti, insieme a una madre degenere e che sembra avere un’attrazione particolare per gli uomini che poi si rivelano violenti e meschini. La ragazzina col ciuffo viola, appena adolescente e già una vita votata, suo malgrado, all’apparenza più che all’essenza, con un oscuro segreto. La cacciatrice di mosche, anch’essa con un passato buio e la cui missione di vita è quella di salvare le donne da ogni forma di violenza.

Nel complesso…

Nel complesso è un buon libro, scritto in maniera scorrevole e con quel solito stile “alla Carrisi” che dice e non dice. Perché, in effetti, l’autore ha questa capacità di dire per non dire, facendo sì che il lettore rimanga ore a rimuginare su quanto ha appena letto chiedendosi il perché e il percome di qualsiasi cosa. La lettura risulta scorrevole e non è improbabile divorare il romanzo in meno di un giorno.

Le mie opinioni su Io sono l’abisso

Quando ho iniziato la lettura di Io sono l’abisso, avevo delle aspettative veramente elevate, complice il fatto che Carrisi non si sia mai smentito una sola volta nella sua carriera. Tuttavia sono rimasta un po’ delusa dal fatto che questo romanzo non fosse un vero e proprio thriller. Forse perché è stato presentato come tale, o forse perché l’autore stesso mi ha abituata a un’ossessiva ricerca di un colpevole, di un movente, di un dettaglio del passato, rimasto nascosto troppo a lungo.

Purtroppo, qui Carrisi non è il solito Carrisi. Non è l’autore che mi lascia con più domande che risposte. Probabilmente mi sono “allenata” troppo nei dieci libri precedenti, o forse è colpa mia perché tendo ad alzare l’asticella della difficoltà di un thriller ad ogni romanzo che leggo.

Mi dispiace infinitamente, ma stavolta oltre alle tre stelline su cinque, non riesco proprio ad andare.

Consiglieresti Io sono l’abisso?

Nonostante il mio disappunto, riconosco sia davvero un bel libro, soprattutto per chi si vuole avvicinare all’autore per la prima volta. È forse il più semplice e meno crudo tra tutti quelli che ha pubblicato. Direi che è il libro perfetto per chi è un “novizio” del genere e che vuole familiarizzare poco a poco con quello che poi potrebbe diventare Thriller in senso stretto. Chi, invece, è già un veterano del genere, potrebbe apprezzarlo per il suo stile e la sua struttura, cogliendone dettagli che a me personalmente non sono arrivati.

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