La regina degli scacchi, serie TV
La regina degli scacchi è una serie tv statunitense basata sull’omonimo romanzo del 1983 di Walter Travis. Prodotta nel 2020, il titolo originale richiama un’apertura particolare del gioco degli scacchi (The Queen’s Gambit)
La trama
Elizabeth “Beth” Harmon ha nove anni quando rimane orfana a seguito di un grave incidente d’auto. Il padre mai conosciuto, la madre morta nell’impatto, Beth viene accolta in un orfanotrofio cattolico. Qui impara le buone maniere, a essere una vera donnina di casa. O almeno questo è il tipo di educazione che impartiscono in collegio. È una bambina dalle grandi doti logiche. Un giorno, mentre pulisce i cancellini della lavagna nel seminterrato, rimane incuriosita dal custode. Sta giocando su una strana tavola di legno, con delle curiose pedine che si muovono seguendo ognuna uno schema preciso. È da questo momento che la storia ha effettivamente inizio: sempre più appassionata al gioco degli scacchi, ne farà il fulcro attorno al quale ruoterà tutta la sua vita.
Analisi di La regina degli scacchi
Sfortunatamente, non sono in grado di giudicare la veridicità delle mosse giocate nei vari episodi. Di scacchi so ben poco! Tuttavia, mi vorrei soffermare sulla caratterizzazione dei personaggi e fare qualche considerazione sulla fotografia e la scenografia della serie.
I personaggi:
Ognuno ha un ruolo ben preciso, a partire a Beth, per finire con la madre adottiva, passando per tutte le persone che la protagonista conoscerà entrando nel mondo degli scacchi a livello professionistico. Alcuni personaggi saranno odiosi, altri, invece, faranno breccia nel vostro cuore. Inquadrati in un contesto competitivo, è inevitabile che tra i professionisti vi sia qualcuno animato dalla sana competizione e qualcun altro che invece non ha simpatia per le sconfitte.
Fotografia e scenografia:
La serie si svolge comprendendo l’arco di circa due decenni: gli anni ’50 e gli anni ’60. La fotografia e la scenografia sono state studiate ad hoc per rendere quanto più verosimile possibile l’ambientazione. Gli abiti utilizzati, i soprammobili, tutto ciò che si trova intorno ai personaggi è di un’eleganza senza tempo.
Il messaggio nascosto:
Ciò che amiamo di più di questo genere di serie tv è riuscire a scovare il messaggio nascosto, una morale, un insegnamento. Ed ecco che, con grande sorpresa, ne La regina degli scacchi, questa morale non è poi così occultata tra le righe. Sta lì, ben in vista, quasi come un urlo: non avere paura del cambiamento, sganciati dal tuo passato, se questo è una zavorra che ti tiene nel limbo della paura.
Tutto, nella serie, cambia continuamente con lo scorrere del tempo e degli episodi. Dagli abiti di Beth, che si fanno più raffinati e ricercati man mano che acquisisce maggiore consapevolezza di sé, all’arredamento della sua casa. Persino gli amici (e i nemici) si evolvono costantemente. Chi in meglio, chi in peggio, naturalmente. Ciò che conta, però, è che il messaggio passi chiaramente, quasi come un cartellone pubblicitario.
Le mie opinioni su La regina degli scacchi
Ho iniziato questa serie con un po’ di scetticismo. Solitamente aspetto che passi l’ondata travolgente che coinvolge una serie tv prima di guardarla. Forse perché le aspettative sono alte, o forse perché vedendola ovunque, credo di essermi stancata prima ancora di poterle dare una possibilità. Ma la verità è che La regina degli scacchi va vista, e va vista tutta d’un fiato. Il sopracitato messaggio, la fotografia, gli abiti… tutto nella serie è stupendo e curato. Non sono sicura sulle mosse giocate, dato che, come ho anticipato a inizio recensione, di scacchi non capisco molto. Pertanto non mi pronuncerò sull’accuratezza del gioco in sé. Sicuramente, da normale spettatrice, posso garantire sul funzionamento della trama e della sceneggiatura.
Consiglieresti La regina degli scacchi?
Assolutamente sì e vi faciliterò la vita mettendovi il link di Netflix al quale potrete vederla. Inoltre, grazie alla bookblogger @chiara_sui_libri, ho scoperto che alcune scene sono state girate in Germania, a Berlino per la precisione. Sono rimasta affascinata dal fatto che una serie TV americana sia finita in Europa per trovare delle scenografie davvero perfette. Cosa aspettate? Correte a guardare La regina degli scacchi! Hop hop!
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