La stazione, di Jacopo de Michelis
Recensione: La stazione è il romanzo thriller d’esordio di Jacopo de Michelis firmato Giunti Editore. È ambientato in stazione Centrale a Milano e il suo intento è quello di portare alla luce tutti i misteri che si nascondono dietro quelle mura, ma soprattutto sotto terra, nei meandri più reconditi dell’edificio. Cosa mai si celerà nelle membra della Centrale? Scopriamolo insieme!
La trama de La stazione
Jacopo De Michelis – La stazione
Editore : Giunti Editore (5 gennaio 2022)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 876 pagine
ISBN-10 : 880994948X
ISBN-13 : 978-8809949485
Milano, aprile 2003. Riccardo Mezzanotte, un giovane ispettore dal passato burrascoso, ha appena preso servizio nella Sezione di Polizia ferroviaria della Stazione Centrale. Insofferente a gerarchie e regolamenti e con un’innata propensione a ficcarsi nei guai, comincia a indagare su un caso che non sembra interessare a nessun altro: qualcuno sta disseminando in giro per la stazione dei cadaveri di animali orrendamente mutilati. Intuisce ben presto che c’è sotto più di quanto appaia, ma individuare il responsabile si rivela un’impresa tutt’altro che facile. Laura Cordero ha vent’anni, è bella e ricca, e nasconde un segreto. In lei c’è qualcosa che la rende diversa dagli altri. È abituata a chiamarlo “il dono” ma lo considera piuttosto una maledizione, e sa da sempre di non poterne parlare con anima viva.
Ha iniziato da poco a fare volontariato in un centro di assistenza per gli emarginati che frequentano la Centrale, e anche lei è in cerca di qualcuno: due bambini che ha visto più volte aggirarsi nei dintorni la sera, soli e abbandonati. Nel corso delle rispettive ricerche le loro strade si incrociano. Non sanno ancora che i due misteri con cui sono alle prese confluiscono in un mistero più grande, né possono immaginare quanto sia oscuro e pericoloso. Su tutto domina la mole immensa della stazione, possente come una fortezza, solenne come un mausoleo, enigmatica come una piramide egizia.
Continua dopo la foto

Quanti segreti aleggiano nei suoi sfarzosi saloni, nelle pieghe dolorose della sua Storia, ma soprattutto nei suoi labirintici sotterranei, in gran parte dismessi, dove nemmeno la polizia di norma osa avventurarsi? Per svelarli, Mezzanotte dovrà calarsi nelle viscere buie e maleodoranti della Centrale, mettendo a rischio tutto ciò che ha faticosamente conquistato. Al suo ritorno in superficie, non gli sarà più possibile guardare il mondo con gli stessi occhi e capirà che il peggio deve ancora venire. “La stazione” è, allo stesso tempo, thriller e romanzo d’avventura. Mescolando i generi più popolari, Jacopo De Michelis continuamente apre e chiude davanti agli occhi del suo lettore le porte di storie differenti eppure sempre collegate, e lo conduce in giro per sotterranei favolosi e inquietanti.
Recensione de La stazione
Dopo la terza delusione consecutiva di Carrisi con il suo ultimo libro La casa senza ricordi, quasi non ci speravo più. Avevo mollato il colpo, rassegnandomi a un futuro senza thriller di qualità. Eppure mi sbagliavo di grosso. Da quando ho scoperto i thriller Giunti Editore, la fiammella della speranza si è riaccesa e ha ricominciato a illuminare il genere Thriller. Il primo amore, senza ombra di dubbio, La stagione dei ragni, testo col quale ho conosciuto Barbara Baraldi e la sua penna stratosferica.
Quando Giunti mi ha chiesto se desiderassi ricevere una nuova uscita thriller, non mi sono di certo tirata indietro. Non sapevo ancora quanto impatto avrebbe avuto questo libro sul pubblico dopo la sua pubblicazione. Ma procediamo con ordine.
Il volume
Quando ho aperto il pacchetto e mi sono trovata davanti un volume di ben 870 pagine, mi sono sentita rabbrividire. “E io dovrei leggere tutto questo?” mi sono detta. A posteriori, mi dico che sono stata una stupida solo ad aver pensato una sciocchezza simile. Perché a dispetto della mole, il libro è uno di quei testi che “si legge da solo”. Un minuto prima dici “mi metto a letto e leggo un paio di pagine prima di dormire” e un minuto dopo ti ritrovi in piena adrenalina alle quattro del mattino. Perciò, archiviata la questione mattone. Possiamo procedere con la recensione vera e propria.
Le descrizioni e i personaggi
Partiamo dalle descrizioni. Vivendo a Milano, sono passata dalla stazione centrale moltissime volte. Più che per prendere i treni, ci sono andata per la libreria, ma questo è un altro paio di maniche, ciò che conta è la location. Descritta nei minimi dettagli, denota una profonda conoscenza del luogo da parte dell’autore. È fuor di dubbio che De Michelis abbia studiato a fondo la stazione, la sua storia e le leggende che la popolano.
Per quel che riguarda i personaggi, potrei risultare ripetitiva, ma anche loro sono descritti in maniera magistrale. Procedendo nella lettura si ha la sensazione di conoscere persone reali, alle quali affezionarsi e per le quali nutrire apprensione nei momenti di pericolo. D’altronde, se pensiamo che l’autore ha impiegato ben 8 anni per scrivere questo libro, non ci si può di certo aspettare che vi siano delle mancanze così sciocche e gravi al tempo stesso!
La struttura
Il romanzo presenta una tripartizione più un epilogo. Ogni “sezione” è caratterizzata da ambientazioni, personaggi secondari e situazioni molto differenti tra loro. Ma al loro interno sono costituite da un unico filo conduttore che non viene mai meno. Se, infatti, siete dei cacciatori professionisti di buchi di trama e forzature varie, mi spiace per voi, ma stavolta rimarrete delusi. Tutto, in La stazione, ha un inizio e ha una fine. Ogni domanda che vi porrete avrà una risposta, prima o poi. Tutto dipende dalla vostra pazienza.
Dopo aver letto moltissimi thriller, posso dire che questo è probabilmente fra i più completi con cui abbia mai avuto a che fare.
In conclusione
La stazione è uscito da soli 22 giorni ed è già etichettato come bestseller. È sicuramente il thriller più atteso dell’anno, nonostante manchino ancora 11 mesi abbondanti al termine del 2022. E sono felice di averlo letto adesso, appena uscito, perché ho potuto farmi un’idea senza grandi influenze da parte del pubblico dei lettori. È un libro che consiglio? Assolutamente sì. E ci tengo che sappiate che non sono solita leggere titoli chiacchierati, proprio perché cerco di evitare di farmi influenzare dalle aspettative che gli altri mi costruiscono addosso. Ma stavolta non posso che essere assolutamente entusiasta. Leggetelo, leggetelo tutti. Amanti dei romanzi d’amore, amanti del thriller, amanti del paranormal. Leggetelo tutti, perché questo è un libro che non può non piacere!

