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Il giglio spezzato, di Matteo Bisato

Tempo di lettura stimato: 4 minuti

Recensione: Il giglio spezzato è un romanzo thriller di Matteo Bisato, pubblicato da Robin Edizioni per la collana Le giraffe noir. La storia racchiude in sé tematiche importanti come la misoginia, il razzismo e la xenofobia.

il giglio spezzato

La trama de Il giglio spezzato

Matteo Bisato – Il giglio spezzato

Editore : Robin
Lingua : Italiano
Pagine : 437
ISBN-10 : 8872747120
ISBN-13 : 978-8872747124

New York, 1938. “Per te, Rebecca Lee”. Così, con una scritta di sangue sul muro accanto al cadavere della sua ultima vittima, l’assassino dell’alta società ha lanciato la sua sfida. Rebecca Lee, criminologa e unica erede di una delle famiglie più ricche d’America, non si tira indietro e, nel corso delle indagini, comprenderà che non è in gioco soltanto la cattura di un serial killer ma qualcosa di molto più grande e perverso, un oscuro male tentacolare che avvinghia le radici della Good America.

Analisi de Il giglio spezzato

La storia principale si svolge nel 1938, ma, come in ogni thriller che si rispetti, sono presenti anche parecchi flashback, che offrono al lettore un quadro più ampio della situazione in cui versano i molteplici personaggi. Nell’America progressista degli anni ’30, il pensiero estremista che attanaglia l’Europa, sembra farsi strada nelle menti dei potenti. Di coloro che, con un semplice schiocco di dita, potrebbero ottenere tutto.

È così che Bisato riesce magistralmente a offrire un ampio quadro della corruzione che vede protagonisti i membri dell’alta società. Non mancano, all’interno del romanzo, gli stereotipi nei confronti degli italiani (sempre “mafia, pizza e mandolino”). In un contesto simile, il ruolo della donna è relegato alle mansioni domestiche: cucinare, servire il marito, cucire, badare alla casa. Ed è proprio qui che emerge la figura di Rebecca Lee.

Rebecca Lee

È l’unica vera protagonista del romanzo. Rebecca è una donna di circa trentacinque anni, cresciuta dalla sua famiglia secondo i canoni e i valori dell’epoca. Ma, sin da bambina, capisce che quel mondo fatto di lussi e chiacchiere, inizia a starle stretto. Non è una che si accontenta, Rebecca è curiosa e ha sete di conoscenza. Ed è così che, da sola in un mondo che la vede chiusa in casa alla mercé del marito, riesce a costruirsi una carriera di fama internazionale. Rebecca è un vero simbolo della forza della natura che può essere una donna. Anche quando tutto sembra perduto, soprattutto quando tutto sembra perduto.

La struttura

Come affermato un paio di paragrafi sopra, Il giglio spezzato è caratterizzato da un continuo alternarsi di salti temporali. Questi possono variare da flashback di qualche anno addietro, fino ad arrivare a flashback risalenti a solo qualche giorno prima dei fatti narrati nella storia principale. Questo fa sì che il lettore possa comprendere a fondo ogni dettaglio, carpirlo e iniziare a seguire un’indagine parallela alla scoperta dell’identità dell’assassino dell’alta società. Complice della struttura, è senz’altro il lessico. Il lessico utilizzato, infatti, rende scorrevole la lettura del romanzo. In questo modo il lettore ha la sensazione che le pagine scorrano velocemente, senza che neanche se ne accorga.

Le mie opinioni su Il giglio spezzato

Non appena ho visto questo libro sulla pagina Instagram di Robin Edizioni, me ne sono subito innamorata. Dalla trama sembrava proprio un libro che potesse fare al caso mio. E infatti è stato così. Solo che non mi aspettavo una storia così profonda e ben costruita.

Non solo l’alternarsi dei piani temporali, ma anche l’altalena di momenti ricchi di tensione a momenti un po’ più rilassanti mi ha coinvolto parecchio. Nonostante ciò, vi consiglio di non lasciarvi ingannare dalla frivolezza degli argomenti, dalla leggerezza di quei capitoli. Perché Rebecca, al contrario di quanto si possa pensare, non smette mai di indagare. Tutto ciò che dice, tutto ciò che pensa, ha uno scopo ben preciso ai fini della trama.

Ho apprezzato tantissimo anche l’utilizzo dei monologhi interiori. Sono piuttosto brevi ma disseminati in tutto il romanzo e utilissimi da sfruttare per conoscere meglio Rebecca, con i suoi punti di forza e le sue debolezze.

Consiglieresti Il giglio spezzato?

È il romanzo perfetto per gli amanti del thriller che hanno voglia di leggere qualcosa di diverso. Non il solito thriller psicologico, non il solito poliziesco o giallo. Ha dei punti in comune con tutte le sfumature del genere, ma non è facile inquadrarlo in un sottogenere ben preciso. Ed è anche un libro ottimo per i “novizi del thriller”. Le tematiche sociali trattate, unite all’alternanza di tensione e frivolezze, lo rendono un romanzo particolarmente adatto a chiunque. Qui, l’autore unisce, infatti, le caratteristiche fondamentali del thriller e la denuncia di una società malata fin dentro il midollo, facendone un vero piccolo capolavoro del thriller italiano.

Grazie a Robin Edizioni per avermi omaggiato di una copia de Il giglio spezzato.

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