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La rivolta degli scheletri nell’armadio

Tempo di lettura stimato: 3 minuti

Recensione: La rivolta degli scheletri nell’armadio è una favola del misterioso autore J. R. Forbus. Edito Ali Ribelli Edizioni, è un libro ironico e irriverente.

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La rivolta degli scheletri nell’armadio

Copertina flessibile : 262 pagine
ISBN-10 : 8890839260
ISBN-13 : 978-8890839269
Editore : Ali Ribelli Edizioni
Lingua: : Italiano

La trama

Nella non proprio ridente cittadina di Wolverhampton, Inghilterra, un impresario di nuova generazione ha avuto la geniale nonché terrificante idea di creare un Parco degli Orrori. La trovata si deve a Sir Desrius – meglio noto come “Stregone” – un uomo crudele e senza scrupoli, il quale non ha esitato a imprigionare mostri e creature fatate da ogni angolo del globo pur di popolare le costose attrazioni del parco. Per anni, ormai, i mostri sono stati costretti a subirne i soprusi. Eppure, da qualche tempo, fra i mostri si comincia a parlare di ribellione: un sentimento che sfocerà in una rivoluzione che vedrà scheletri, vampiri, fantasmi e tanti altri “mostri” lottare per il riconoscimento dei propri diritti. Dedicato a chi è vittima di pregiudizi, “La Rivolta degli Scheletri nell’Armadio” è una favola che parla dritto al cuore di piccoli e grandi.

la rivolta degli scheletri nell'armadio, un'illustrazione

Analisi di La rivolta degli scheletri nell’armadio

Attraverso l’analisi di una fittizia società della realmente esistente Wolverhapton, Forbus fornisce al suo pubblico di lettori, uno spunto di riflessione sulle ingiustizie che attanagliano il mondo in cui viviamo.

Sir Desrius

I mostri sono vittime inconsapevoli di un sistema che li vede come fenomeni da baraccone. Esseri senza dignità e diritti che possono essere sfruttati per il proprio tornaconto personale. È questa la filosofia di vita di Sir Desrius, imprenditore di successo, ma così tanto attaccato ai soldi, da dimenticarsi dell’esistenza di qualsiasi altra cosa. Un uomo ricco (o almeno, così dice), che vive una vita agiata, ma in completa solitudine. Detestato da tutti, è così pieno di sé che non si preoccupa del fatto che probabilmente nessuno gli sta accanto proprio perché non ha rispetto di null’altro al di fuori di se stesso.

I mostri, gli extraterrestri e i mutanti

Sono tutte creature che popolano il parco degli orrori di Sir Desrius, attratte in quel posto macabro da false promesse di stipendi stellari e una vita di lussi e spensieratezza. La realtà dei fatti, purtroppo, è un’altra. Il salario è una miseria, i più fortunati vivono in luoghi angusti, gli altri per strada, al riparo in qualche viottolo o dietro un cassonetto.

Tra i senzatetto, gli extraterrestri, arrivati sulla Terra clandestinamente e in continua fuga da alcuni cialtroni dalla felpa verde. Per quanto riguarda i mutanti, invece, meritano un discorso a parte. Si tratta di animali trovati in natura, sui quali sono stati fatti degli esperimenti in modo da renderli irreversibilmente divertenti agli occhi dei curiosi.

Le mie opinioni su La rivolta degli scheletri nell’armadio

Sarò onesta. Quando la casa editrice Ali Ribelli Edizioni mi ha contattata per recensire questo libro, credevo fosse carino, qualcosa di leggero da inserire tra un thriller e un horror. E invece mi sbagliavo di grosso. Pur affermando che si tratta di una lettura leggera e non impegnativa, questa favola ha superato ogni aspettativa. Questo perché la tematica forte del pregiudizio e della xenofobia, viene resa accessibile al vasto pubblico. Dai grandi ai piccini, chiunque può affrontare la lettura de La rivolta degli scheletri nell’armadio. È impossibile non affezionarsi a tutti i protagonisti di questa storia, siano essi scheletri, fantasmi, mutanti o extraterrestri. A conferma del fatto che, nonostante le nostre più evidenti diversità, dentro siamo uguali. Abbiamo tutti un cuore, dei sentimenti, una dignità e dei diritti. E tutto ciò va rispettato. Non esistono esseri di serie A o di serie B. Siamo tutti sullo stesso piano.

Consiglieresti La rivolta degli scheletri nell’armadio?

Assolutamente sì. Come scritto poc’anzi, è una lettura adatta per grandi e piccini, magari come storia della buonanotte, dato il gran numero di pagine per le capacità di un bambino. Ma credo che già dai 9-10 anni, chiunque possa leggere questa favola in autonomia, viaggiando per la città di Wolverhampton e conoscendo i protagonisti più stravaganti e irriverenti mai scritti finora. Le illustrazioni, che accompagnano la lettura all’inizio di ogni capitolo, sono poi la ciliegina sulla torta!

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